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Relazioni d’arte

Nel 1953 l’Università degli Studi di Trieste si arricchisce di una significativa collezione d’arte di importanti artisti italiani, da Afro a De Pisis, da Vedova a Rosai. Un insieme altamente significativo per ragioni prettamente estetiche ma anche per la grande disponibilità degli autori a consegnare un’opera all’Università, istituzione pubblica che ne sarebbe stata arricchita e valorizzata. La volontà di formare una nuova collezione si fondeva con la consapevolezza dell’importanza del valore dell’arte quale veicolo di messaggi civili.

All’interno di un articolato accordo di collaborazione siglato in vista del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste, l’ERPAC – Ente Regionale Patrimonio Culturale Regione Friuli Venezia Giulia, ha proposto la realizzazione di una serie di iniziative espositive innovative di linguaggio contemporaneo incentrate sulle Residenze d’artista e su interventi site-specific: le prime sviluppate all’interno del progetto Shine Bright Like a Diamond, le seconde con Relazioni d’arte.

Si tratta di due modalità operative di linguaggio strettamente contemporaneo ampiamente affermate nel panorama della ricerca artistica che trovano, in questa occasione, un fecondo rapporto con l’istituzione universitaria.

Mentre le Residenze d’artista hanno visto il coinvolgimento di tutti i Dipartimenti, incentivando una proficua relazione tra artista, docente e studente, le Relazioni d’arte insistono sul rapporto di importanti artisti (Manuela Sedmach, Serse, Antonio Sofianopulo, Elisa Vladilo) con l’Ateneo e la città di Trieste.

Grazie al progetto Relazioni d’arte verranno inaugurati quattro punti espositivi, tra giugno e settembre 2024, in alcuni luoghi simbolici per l’Ateneo triestino: l’Edificio centrale di Piazzale Europa 1, la sede del Dipartimento di Studi Umanistici con l’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale e il Comprensorio di San Giovanni. Queste realtà saranno rigenerate nel rapporto con gli artisti attraverso opere che espanderanno temi e suggestioni legate all’istituzione universitaria.

Il progetto Relazioni d’arte prevede due momenti chiave: 17 giugno e il 6 settembre.

La prima iniziativa prevede una mostra di Serse nell’Edificio centrale di Piazzale Europa 1, e una dedicata a Manuela Sedmach presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Questi due artisti, da sempre appassionati interpreti delle sfere del concetto e dell’anima, dei paesaggi esteriori ed interiori, si metteranno in relazione con l’Università, intesa come luogo del pensiero, della ricerca ma anche del racconto e dell’archivio.

Università degli Studi di Trieste – Edificio A – Aula Bachelet
Piazzale Europa,1
Presentazione del progetto generale
Inaugurazione della mostra
Serse
Le ambiguità della rappresentazione

Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici
via del Lazzaretto Vecchio, 8 – Trieste
Inaugurazione della mostra
Manuela Sedmach
Al di sotto della sostanza cromatica, nell’intercapedine della pittura

19 giugno – 15 settembre 2024
dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 19.00

La seconda iniziativa avrà luogo nel Comprensorio del parco di San Giovanni. Studenti, docenti, personale accademico e cittadini potranno ammirare le opere di Antonio Sofianopulo e Elisa Vladilo. Il primo opera attraverso una pittura apparentemente leggera e sarcastica in cui elementi del naturale appaiono in articolati contrappunti. Elisa Vladilo, invece, con il suo fare progettuale dal design rigenerante, si metterà in relazione con la struttura del Teatrino di San Giovanni che verrà reinterpretato nelle sue componenti storiche, identitarie e architettoniche per una rilettura contemporanea di segno positivo.

Parco di San Giovanni
via Weiss, 5 – Trieste
Inaugurazione delle mostre
Elisa Vladilo
Antonio Sofianopulo

3 ottobre – dicembre 2024
dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 19.00

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