Alberto Asquini
1924 – 1926
Il dipinto inaugura la serie dei quattordici ritratti di Rettori dell’Università di Trieste, sei dei quali realizzati dallo stesso Sambo. Il professor Alberto Asquini, già direttore dell’Istituto di Studi Commerciali “Fondazione Revoltella”, ricoprì per primo la carica di Rettore della neo istituita Regia Università in qualità di preside della facoltà di Economia, nucleo originario dell’Ateneo giuliano, rimanendo in carica dal 23 settembre 1924 al 31 ottobre 1926.
L’ufficialità della commissione, affidata al già maturo e ben conosciuto artista triestino, viene enfatizzata dalla semplicità di mezzi espressivi e dalle soluzioni compositive adottate, vestito in abiti borghesi, Asquini viene isolato al centro dell’opera senza alcun elemento che possa suggerire la sua carica.
Dal punto di vista stilistico il dipinto si colloca nella fase in cui l’artista si accosta tardivamente alle tendenze messe in campo dal gruppo Novecento, soprattutto per quanto riguarda la plastica definizione volumetrica delle figure.
Già in occasione della sua esposizione alla Galleria Trieste nel 1937 l’opera si impose all’attenzione del pubblico per «la bellezza del tono che caratterizza il pallore […] pari a quella dell’interpretazione incisiva del volto inquieto di pensiero», configurandosi quindi come il perfetto esempio della compenetrazione fra il dato reale e l’introspezione psicologica che caratterizza l’intera produzione ritrattistica di Sambo.