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Michele Seffino

In collaborazione con:
Dipartimento di Ingegneria e Architettura

La sua pratica artistica è volta principalmente alla creazione e alla modellazione del suono inteso come evento spaziale.

Mentre la musica è tradizionalmente concepita come organizzazione di suoni nel tempo, il suo interesse si concentra sulle specificità spaziali del suono e su come questo possa esistere nello spazio e in virtù dello spazio. Tale approccio lo ha portato a considerare il suono come un evento risultante da una rete di relazioni nello spazio, con conseguente cambiamento dello status ontologico del suono da oggetto musicale a evento contingente.

Da questa prospettiva, nella sua ricerca artistica la composizione musicale non è più incentrata sulla produzione e sull’organizzazione arbitraria dei suoni ma coincide invece con la composizione dei sistemi di relazioni e con la progettazione delle regole da cui il suono emerge e prende vita nello spazio in quanto conseguenza delle interazioni tra tali sistemi, lo spazio e le variabili del mondo fisico.

foto opera di Michele Seffino
La possibilità di un altrove
foto opera di Michele Seffino
Ecstasy
foto Michele Seffino

1991, Trieste; vive e lavora a Torino

Diplomato in Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio di Trieste e specializzato in Computer Music presso l’Institute of Electronic Music and Acoustics di Graz (Austria), si occupa principalmente di arte sonora, sound studies e arte pubblica attraverso la creazione di installazioni sonore e multimediali.
Ha realizzato performance ed esposto opere in numerose mostre e festival in tutta Europa, tra cui ZKM (Karlsruhe), Kunsthaus (Graz), deSingel (Anversa), Diffrazioni Festival (Firenze), Biennale della Tecnologia – Paratissima (Torino), Mediterranea 19 Young Artists Biennale (San Marino), Procida capitale italiana della cultura 2022, TAKKK Art Centre (Tammiku), Flashback (Torino).

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